GUALCHIERA
Si tratta della gualchiera-tintoria aperta, nella prima metà dell'Ottocento, da Stefano Cianni, all'interno della quale venivano svolte le ultime fasi di lavorazione dei panni tessuti a mano, che vengono purgati, rassodati e colorati. Sono ancora visibili le fondamenta e alcuni muri dell'edificio e qualche tratto del canale idraulico, derivato dal vicino torrente di Capodacqua, che alimentava la gualchiera.
Si tratta della gualchiera-tintoria aperta, nella prima metà dell'Ottocento, da Stefano Cianni, all'interno della quale venivano svolte le ultime fasi di lavorazione dei panni tessuti a mano, che vengono purgati, rassodati e colorati. Sono ancora visibili le fondamenta e alcuni muri dell'edificio e qualche tratto del canale idraulico, derivato dal vicino torrente di Capodacqua, che alimentava la gualchiera. Attualmente l'amministrazione comunale è impegnata in un progetto di recupero del sito, per riqualificare l'intera area, caratterizzata dalla presenza di importanti resti delle mura castellane, e per realizzare un nuovo polo museale di archeologia industriale.