Unione montana, i sindaci di sei Comuni: “Favorevoli, ma non ci accolliamo le spese di Camerino”

LA POLEMICA – I primi cittadini di Visso, Ussita, Castelsantangelo, Pievebovigliana, Fiordimonte, Monte Cavallo attaccano il loro collega camerte: “Pasqui spieghi perchè l’ente costa 480mila euro solo per spese di personale”

Unione montana, sindaci contro. Fa discutere l’idea di riorganizzazione geografica proposta dal sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che ha ipotizzato una fusione col comune di Castelraimondo o un’unica Unione montana .

Alle dichiarazioni di Pasqui replicano i sindaci dei comuni di Castelsantangelo (Mauro Falcucci), Fiordimonte (Massimo Citracca), Monte Cavallo (Pietro Cecoli), Pievebovigliana (Sandro Luciani), Ussita (Marco Rinaldi) e Visso (Giuliano Pazzaglini). “Riguardo a quanto dichiarato da Pasqui – intervengono i sei primi cittadini – che ci sono alcuni sindaci che non credono in questa unione affermando che la comunità montana di Camerino ha costi alti e presenta personale in esubero, inviterei il primo cittadino camerte a spiegare ai suoi amministrati il costo annuo che sostiene l’attuale Comunità montana di Camerino per il solo personale che è pari a 480mila euro per le 8 unità in organico più 3 unità esterne, in un ente che peraltro risulterebbe avere anche un passivo di oltre 350mila euro.

Dovrebbe anche spiegare come mai le altre 2 Comunità montane (San Severino e San Ginesio), a differenza di quella di Camerino, grazie alla lungimiranza degli attuali commissari hanno attivato tutte le misure di contenimento dei costi per il personale, quasi azzerandoli.

Siamo stati e siamo fermamente convinti del ruolo dell’Unione montana – continuano i sindaci – tanto che auspichiamo fortemente un’unione delle attuali Comunità montane per avere un soggetto forte sia politicamente, sia amministrativamente, ma siamo decisamente contrari ad accollarci le spese che oggi l’ente sostiene per il personale. Per far fronte a tali costi, oggi il 30 per cento dei fondi che la Regione destina allo sviluppo delle aree montane sono impropriamente utilizzati a tale scopo sottraendoli alla vera destinazione”.

Data di pubblicazione:
03/12/2014
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