Sono un convinto sostenitore della fusione tra Fiordimonte e Pievebovigliana

Come ampiamente prevedibile, la fusione tra i comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte ha innescato un ampio dibattito, sia all’interno delle due piccole comunità, sia tra gli amministratori locali, a livello provinciale e regionale. Come spesso accade in queste situazioni le informazioni che vengono fornite non sempre sono corrette e, rispetto al dato oggettivo, tendono a prevalere impressioni personali e giudizi condizionati da interessi particolari. Mi permetto, quindi, di inserirmi in questo dibattito proponendo delle semplici riflessioni, nella speranza che possano contribuire a chiarire il quadro generale. Procedo per punti.

Dell’utilità di alcune fusioni – Non tutte le fusioni sono auspicabili, necessarie e convenienti. Sono molto vicino ad alcuni miei colleghi ed amici toscani che animano il blog “Altra Toscana”, i quali si oppongono giustamente a fusioni tra comuni con una popolazione già consistente. Appare evidente l’inutilità e l’assurdità di operazioni di questo tipo. E in tal senso sono decisamente contrario al disegno di legge che prevede l’abolizione dei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. Questa è pura follia.

Non è questo, però, il caso della fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, che arriva da una già approvata unione di due comuni che gestiscono da tempo in forma associata quasi tutti i servizi, e che avrà nel complesso una popolazione di mille abitanti. Si tratta di una giusta e necessaria semplificazione istituzionale, che consentirà una razionalizzazione dei servizi.

Già nel 2007 l’economista Antonio G. Calafati (riconosciuto come uno dei maggiori studiosi di economia del territorio a livello internazionale), nel suo progetto pilota “Il sistema territoriale di Pievebovigliana: una strategia di sviluppo turistico”, auspicava una fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte. In questo progetto si risponde ad ogni possibile dubbio:

Dati i vincoli geografici, le dinamiche sociali ed economiche degli ultimi decenni hanno determinato un’integrazione territoriale tra insediamenti contigui che, di fatto, ha condotto ad un sistema sovra-comunale formato da gran parte del territorio dei comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte.

In altre parole, si tratta di ratificare una nuova realtà già determinata, nei fatti, non solo dalla demografia, dalle dinamiche sociali ed economiche, ma anche dalle abitudini e dalle consuetudini. Da tempo Pievebovigliana è il punto di riferimento di questo ampio territorio per ogni servizio, mentre Fiordimonte avrà nuove occasioni di crescita. La fusione, a termini di legge, consentirà al nuovo comune di usufruire di risorse finanziarie aggiuntive, grazie agli incentivi previsti dallo Stato e dalla Regione Marche, equamente divise tra gli attuali due comuni, che si potranno utilizzare per potenziare e migliorare i servizi.

Si sostiene che in questo modo la nuova amministrazione si troverà a gestire un territorio troppo esteso; io ritengo, invece, che ciò sia un bene. Da tempo, infatti, si sostiene la necessità di ricondurre sotto un’unica amministrazione l’intera valle di Pievebovigliana e Fiordimonte, perché è soltanto in questo modo che si possono sviluppare delle efficaci politiche territoriali e ambientali, in grado di evitare emergenze come l’alluvione di qualche anno fa. Non si possono gestire separatamente territori la cui unità deriva proprio da un evidente carattere geografico. Insomma, l’omogeneità territoriale di queste aree, nelle dinamiche ambientali di oggi, è tale da rendere indispensabile la fusione. Ci possono essere dei giustificati motivi: chi ci garantisce che le risorse finanziarie che arriveranno non saranno gestite senza ricorrere a pratiche clientelari? È forse arrivato il momento di superare questi timori, proprio per il bene del nostro territorio ed agire, come cittadini consapevoli, per scongiurare evenienze di questo tipo.

In definitiva: possiamo davvero pensare che oggi sia ancora possibile permettere la sopravvivenza di unità amministrative con due o trecento abitanti? Non è forse il caso di superare stupide ed incomprensibili gelosie che non producono assolutamente nulla e che danneggiano soltanto i cittadini?

L’identità e il nome – è vero che scompariranno i toponimi Pievebovigliana e Fiordimonte? Assolutamente no; anzi, è vero il contrario, come è vero che l’identità territoriale di quest’area ne uscirà rafforzata. Il nome Valfornace ha esclusivamente una valenza burocratica ed amministrativa. Tutti noi potremmo continuare a dire: abito, sono originario, sono nato a Pievebovigliana o Fiordimonte. Le ditte potranno continuare ad indicare la loro eventuale sede a in queste due località come hanno sempre fatto.

Perché l’identità di questo territorio esce rafforzata dalla fusione? Perché Pievebovigliana e Fiordimonte fin dal medioevo hanno sempre costituito un unico spazio. La giurisdizione della Pieve di Bovigliano si estendeva ben oltre le chiese oggi collocate all’interno dei confini del comune di Fiordimonte. All’inizio dell’Ottocento, durante il periodo napoleonico, i due centri rappresentavano già un unico comune, poi diviso per interessi particolari. Per identificare la nuova entità comunale è stato scelto un nome fortemente ed espressamente legato a questo territorio, forse l’unico nome davvero rappresentativo della sua identità.

Diffidare degli amministratori scettici – è sempre un bene diffidare degli amministratori che si dichiarano contrari a qualsiasi tipo di fusione. Non sorge il sospetto che questa corsa a rilasciare dichiarazioni e proclami contro le fusioni, senza precisi riferimenti, nasconda ben altri interessi? Il vero problema, se diminuiscono comuni ed altri enti locali, non è il venir meno dei servizi, che devono essere mantenuti e garantiti. Il problema si pone soltanto per quegli amministratori mediocri che riescono a sopravvivere politicamente solo agganciando le loro esperienze di vita proprio alla sopravvivenza di queste piccole comunità, costrette a subire la loro azione. Ogni osservazione in merito, da parte loro, è pretestuosa. Non è assolutamente vero che questa fusione possa costituire una sorta di precedente per altre operazioni del genere. Ogni situazione rappresenta un caso a sé.

Costi per i cittadini – La fusione non comporta alcun costo per i cittadini; anzi, per questi ultimi non potranno che derivare dei vantaggi da tale operazione. Nel territorio dell’attuale comune di Fiordimonte è prevista l’istituzione di un municipio con propri organi elettivi, in grado di erogare servizi. Il municipio di Fiordimonte potrà mantenere tributi e tariffe differenziate se inferiori a quelle del comune di Pievebovigliana. Tutti i costi per l’aggiornamento dei documenti saranno a carico dell’amministrazione pubblica.

Credo che sia necessario guardare al futuro con dinamismo ed ottimismo. Credo che ogni cambiamento non possa che essere foriero di novità positive. Siamo poi così certi che quello che lasciamo e il passato siano sempre migliori di quello che possiamo trovare nel futuro?

Data di pubblicazione:
10/03/2016
Questo sito è realizzato da Task srl
ed è sviluppato secondo i principali
canoni dell'accessibilità.
Recupera la password