Il restauro di un’opera d’arte è sempre una preziosa occasione per restituire integrità ad un manufatto artistico e per valorizzare un “frammento” della nostra storia passata.
Nel caso di Pievebovigliana tuttavia l’intervento compiuto sulle tele delle piccole chiese di Santa Croce di Petrignano e di San Gregorio a Vico di Fiordimonte, entrambe danneggiate dal sisma che ha colpito le Marche e l’Umbria nel 1997, rappresenta anche un vero e proprio recupero del patrimonio artistico locale, fortemente voluto e sostenuto dalla comunità e dalle istituzioni che vi operano.
Uno spirito che traspare dalla stella soluzione di rendere aperto al pubblico il “cantiere di restauro” consentendo il confronto fra i restauratori, gli appassionati e i cultori d’arte, offrendo l’opportunità di approfondire gli studi e soprattutto di rivelare quello che l’opera stessa non dice. Stile, forme, colori, iconografia sono gli ambiti di ricerca dei tecnici e degli storici dell’arte, che già nel 2008, nel corso di una giornata di studio, hanno avuto occasione di confrontarsi e dibattere su diverse tematiche, ma l’intervento di restauro ci fornisce anche ulteriori informazioni sulla cornice, originariamente più complessa ed articolata di quel che appare oggi.