Nell’effettuare una ricerca sulle Aziende che, all’inizio del secolo, costruirono i primi impianti elettrici nelle località dell’Alto Maceratese, sono venuto in contatto con la famiglia Morosi di Pievebovigliana. Analizzando i numerosi documenti conservati dal nipote Dario e dalla nuora Anna, ho scoperto quel personaggio singolare che è stato Nazzareno Morosi, protagonista, come altri, ma forse più di altri della piccola storia dell’industria elettrica. Infatti come tutte le innovazioni che oggi sembrano ovvie e scontate, anche l’introduzione dell’elettricità ebbe alle spalle non solo studiosi che ne seppero capire ed elaborare i fenomeni, ma anche personaggi capaci di intuire, prima di altri, l’importanza economica dell’evento e le molteplici applicazioni pratiche che ne scaturivano. Forse usare il termine pioniere non è del tutto appropriato, ma le motivazioni e gli stimoli che spingono a fare per la prima volta una determinata opera, non sono di certo molto diversi da quelli che spinsero i pionieri alla conquista di nuove terre. Nazzareno Morosi è uno di questi personaggi, la sua attività imprenditoriale, durata poco più di un decennio, fu indirizzata alla costruzione di impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica in località non ancora elettrificate. Non fu imprenditore che seppe trarre grossi vantaggi economici dal suo lavoro, anzi quando i suoi impianti costruiti in varie località furono ceduti ad imprese più grandi, a lui rimase poco o nulla. Se quindi sono esistiti i pionieri dell’industria elettrica Italiana, Nazzareno Morosi fu sicuramente uno di loro, capace di spostarsi da un capo all’altro della penisola senza, tra l’altro, riuscire a raccogliere i frutti delle sue “Imprese”. Il periodo in cui Nazzareno Morosi fece l’imprenditore può considerarsi una breve parentesi aperta su una vita interamente vissuta con spirito di avventura e con la volontà di essere un protagonista degli avvenimenti che hanno caratterizzato la prima metà di questo secolo. Fu coinvolto, da combattente, nel primo conflitto mondiale e, da responsabile locale, in quella che fu l’ascesa ed il declino del regime instaurato in Italia da Mussolini. In questo libro viene descritto il Morosi titolare di aziende che eseguirono la prima elettrificazione di gran parte del territorio dell’Alto Maceratese nei primi anni venti, per poi trasferire la propria attività in Sicilia, in quella parte della provincia di Enna dove l’elettricità non era ancora arrivata. Riprendendo, per quanto possibile, il contenuto dei documenti originali messimi a disposizione, ho cercato di far meglio risaltare, sia il carattere del personaggio, che l’ambiente in cui si muoveva ed operava. Tra i documenti conservati dagli Eredi di Nazzareno Morosi vi sono anche numerose illustrazioni di apparecchiature elettriche d’epoca insieme a progetti per la costruzione di impianti di produzione e distribuzione di energia elettrica. Ho ritenuto interessante riportare copia di parte di quei documenti, a testimonianza di un’attività che, oltre ad essere intensa, non fu priva di buoni contenuti tecnici. Al termine del lavoro desidero ringraziare in modo particolare la famiglia Morosi per avermi permesso di scartabellare nel suo archivio, sopportando con estrema pazienza le mie intrusioni nella casa di Pievebovigliana.